È ospitato in ambienti sotterranei medievali, ossia nella cripta della Cattedrale di San Lorenzo. La rivisitazione degli spazi operata dall’intervento architettonico di Franco Albini nel 1956 rende quello del Tesoro della Cattedrale di Genova un celebre esempio di museografia moderna.
Lo spazio, di grande suggestione, si offre come un vero e proprio scrigno di opere di oreficeria e argenteria di epoca medioevale, rinascimentale e barocca.
Gli oggetti possono essere suddivisi in tre tipologie: le reliquie e i loro contenitori, ovvero i reliquiari; gli oggetti e le opere connessi alla venerazione nei confronti di san Giovanni Battista, proclamato patrono di Genova nel 1327; e gli arredi liturgici realizzati o donati alla cattedrale nel corso dei secoli e funzionali alle più importanti celebrazioni del culto.
Tra i pezzi più celebri vi è il cosiddetto Sacro Catino, avvolto da misteri e leggende: la tradizione lo vuole coincidere con il Santo Graal, il piatto usato da Gesù Cristo durante l’Ultima Cena. Si pensava che il vetro verde fosse in realtà preziosissimo smeraldo!