Tra i musei di storia naturale più antichi d’Italia (1846), deve la sua fama soprattutto alla collezione di importanti reperti unici al mondo. Il dinosauro Antonio (Tethyshadros insularis) è il più grande e completo dinosauro italiano e la più importante scoperta paleontologica d’Europa, mentre la mandibola umana di oltre 6.400 anni in cui è visibile un’otturazione dentale praticata con la cera d’api è il più antico esempio di cura odontoiatrica del mondo. Grande attrattiva da sempre è anche Carlotta, lo squalo bianco lungo 5,4 metri catturato all’inizio del Novecento nel Quarnero.
È il più grande squalo carnivoro conservato al mondo. Fra i fossili ricordiamo l’Acynodon adriaticus, un coccodrillo mangiatore di ostriche, e l’antico Carsosauro di Marchesetti. La collezione consiste di 4 milioni di reperti, riuniti in più di un secolo e mezzo.
Si spazia tra reperti unici al mondo e collezioni tra le più svariate, come minerali, insetti, fossili, balene.
Entrando nel museo, a sinistra si accede alla sala “Guerra tra archeologi: Le ricerche di L. K. Moser nelle grotte del Carso” (A). In relazione con ESOF, questa sezione è gratuita sino a luglio.
Il percorso espositivo segue un itinerario attraverso le numerose sale disposte in due piani.
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