Nostalgia: unione di due radici di origine greca, nostos (ritorno a casa) e algos (dolore).
Il termine nostalgia nasce nel 1688 quando Johannes Hofer, giovane laureando in medicina, identifica una nuova patologia clinica, classificando i malesseri fisici e psichici patiti dai soldati svizzeri durante le trasferte militari come conseguenza ed effetto della loro lontananza da casa.
A partire dall’800, il termine inizia a perdere progressivamente l’originaria connotazione medica per fare riferimento a un più generale stato di sofferenza, determinato da allontanamenti forzati e dolorosi (da qualcosa o da qualcuno) e al disagio che si prova quando, costretti a vivere in un determinato tempo e luogo, si ritorna con struggimento al passato o a un altrove idealizzato: a un tempo e a un luogo reali (o immaginari).
La mostra si propone di esplorare questo sentimento ambivalente in un percorso che attraversa le arti figurative a cavallo tra Ottocento e Novecento. L’esposizione si articola in nove sezioni tematiche, introdotte da figure epiche e mitologiche, e da celebri cantori del sentimento: Odisseo, Enea, Persefone, e ancora Dante, Foscolo, Leopardi, Byron e Proust.
Per maggiori informazioni è possibile consultare il sito ufficiale del Palazzo Ducale di Genova.