SAN NICOLAO – Arte Contemporanea
San Nicolao, chiesa sconsacrata risalente al XIII secolo è di proprietà del Comune di Bellano, ospita al primo piano le opere dell’artista bellanese Danilo Vitali che ha saputo reinterpretare con maestria l’antica tecnica dello sbalzo su rame, mentre il piano terra è riservato a mostre d’arte contemporanea temporanee.
Il sito fu anticamente un punto fermo per la religiosità di tutta la zona. Oltre a tracce strutturali delle origini medioevali e dell’ampliamento cinquecentesco con facciata coeva, il sito conserva diversi frammenti di affreschi trecenteschi. Nel primo arcone traverso sono presenti il Redentore, sei Profeti e l’Annunciazione, nella nicchia della parete sinistra della seconda campata l’Agnus Dei e due Sante, nell’abside due frammenti di Santi, tutte opere accostate al primo maestro di Santa Margherita e quindi alle più antiche pitture della parrocchiale di Corenno Plinio. Al secondo quarto del Cinquecento dovrebbero appartenere le grottesche e i due Santi della prima campata; al pieno Seicento le decorazioni e i ritratti della secondo campata. Molte altre decorazioni e l’ancora citata dalle visite pastorali sono andate perdute. L’edificio apparteneva alla Confraternita degli Umiliati soppressa nel 1571 che aveva la sede in quello che poi divenne lo stabilimento della filanda Gavazzi.
SAN NICOLAO – Contemporary Art
San Nicolao, a deconsecrated church dating back to the 13th century, is owned by the Municipality of Bellano. It houses on the first floor the works of the Bellanese artist Danilo Vitali, who has skillfully reinterpreted the ancient technique of embossing on copper, while the ground floor is dedicated to temporary contemporary art exhibitions.
The site was once a religious stronghold for the entire area. In addition to structural traces of its medieval origins and the 16th-century extension with a coeval façade, the site preserves several fragments of 14th-century frescoes. In the first transverse archway are the Redeemer, six Prophets, and the Annunciation; in the niche of the left wall of the second bay, the Agnus Dei and two female Saints; and in the apse two fragments of Saints, all works that can be compared to the first master of Santa Margherita and thus to the oldest paintings in the parish church of Corenno Plinio. The grotesques and two Saints in the first bay belong to the second quarter of the 16th century, while the decorations and portraits in the second bay are from the early 17th century. Many other decorations and a once-mentioned anchor from pastoral visits have been lost. The building belonged to the Confraternity of the Umiliati, suppressed in 1571, which had its headquarters in what later became the Gavazzi silk factory.