Situata nel quartiere di Saint-Martin-de-Corléans, nella periferia ovest della città, l’Area Megalitica di Aosta è il più vasto sito archeologico coperto d’Europa, con una superficie di circa 10.000 mq.

Prezioso scrigno di testimonianze archeologiche, conserva le tracce di oltre 6000 anni di civiltà. Al suo interno, il percorso espositivo permette ai visitatori di viaggiare nel tempo e nello spazio, tra le testimonianze di riti e culti preistorici, insediamenti e necropoli romane, edifici rurali e religiosi medievali.

Il sito è stato scoperto nel 1969 da un contadino che, mentre arava il proprio campo, ha portato alla luce una stele antropomorfa, una statua in pietra raffigurante una figura umana. Da allora sono iniziati gli scavi sistematici che hanno rivelato la straordinaria ricchezza archeologica del luogo.

L’Area Megalitica di Aosta è un sito megalitico, cioè caratterizzato dalla presenza di grandi strutture in pietra erette dall’uomo per scopi religiosi o funerari. È stato frequentato fin dalla fine del Neolitico (circa 4000 a.C.), quando vennero praticate delle arature cultuali, cioè delle solcature nel terreno per favorire la fertilità della terra e per propiziare le divinità. In seguito vennero realizzati dei pozzi rituali: delle cavità circolari riempite d’acqua, in cui venivano deposti degli oggetti sacri o delle offerte.

Tra il 3000 e il 2000 a.C., durante l’Età del Rame, il sito assunse una funzione monumentale con l’allineamento di 24 pali lignei verticali che simboleggiavano il legame tra la terra e il cielo. Questi pali furono poi sostituiti da stele antropomorfe: imponenti statue in pietra alte fino a 3 metri che rappresentavano personaggi divinizzati o capi guerrieri. Le stele sono opere uniche nel panorama della statuaria preistorica e testimoniano l’esistenza di una società gerarchica e organizzata.

Nell’Età del Bronzo (circa 2000-1000 a.C.), il sito cambiò nuovamente funzione e divenne un’area funeraria: vi furono costruite delle tombe megalitiche e dei dolmen, cioè camere sepolcrali formate da grandi lastre di pietra. In questo periodo il sito fu progressivamente abbandonato come luogo di culto e interessato solo da attività agricole.

Durante l’Età Romana (I secolo a.C. – IV secolo d.C.), il sito fu nuovamente occupato da una grande villa rustica, un edificio rurale destinato alla produzione agricola e all’abitazione dei proprietari e degli schiavi. La villa era dotata di un impianto termale, di un frantoio per l’olio, di una cantina per il vino e di una necropoli con sepolture ricche di corredi funerari. Tra questi spicca un raro abaco a bottoni: uno strumento per fare calcoli matematici di cui esistono solo tre esemplari al mondo.

Nel Medioevo (V-XII secolo), il sito fu interessato dalla costruzione di una chiesa romanica dedicata a San Martino, che sorse su resti romani e gallici. La chiesa fu poi ampliata nel XV secolo con l’aggiunta di una cappella gotica e rimase in uso fino al XVIII secolo.

L’Area Megalitica di Aosta è oggi visitabile grazie a una struttura protettiva che ne consente la conservazione e la valorizzazione. Il percorso espositivo si sviluppa su due livelli: il primo ospita la biglietteria, il bookshop, la sala conferenze e le mostre temporanee; il secondo, nel sottosuolo, permette di accedere al sito archeologico vero e proprio, dove un sapiente uso delle luci e dei suoni ricrea l’atmosfera di un viaggio nel tempo.

La visita all’Area Megalitica di Aosta è un’esperienza unica e suggestiva, che vi farà scoprire una parte importante della storia e della cultura della Valle d’Aosta. Inoltre, il sito fa parte della Via Europea del Megalitico, un itinerario culturale promosso dal Consiglio d’Europa che collega i principali siti megalitici del continente.